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Ufo Diapolon è un robot alto 120 metri del peso di 35 tonnellate ed è composto da ben tre robot: Edda che gli fa da testa, Trangu il tronco e Legga è sia addome che gambe. Ma il cuore di Ufo Diapolon è Takeshi, un ragazzino che vive nell’orfanotrofio La casa del Cielo blu, insieme ai suoi amici Miki, Goro e Matsuo, tutti appassionati di football americano. Takeshi ha un passato piuttosto misterioso, infatti, ignora le sue origini non terrestri. Egli è in realtà il figlio di Re Apolon, sovrano del pianeta omonimo. Glielo rivela un giorno Labi, uno scienziato che gli racconta la triste storia del suo mondo invaso dai Dazaan, il cui scopo era quello d’impadronirsi del cuore di energia. Gli aggressori volevano utilizzarlo per ridare vita al loro mondo dopo che un disastro ecologico ne aveva mutato l’atmosfera rendendola satura di gas velenosi e deformando, in maniera orribile, gli abitanti.
Il cuore di energia è però formato da due parti: il dispositivo di assorbimento e l’energia chiave. Quest’ultimo meccanismo era stato inserito nel petto di Takeshi da Re Apolon poco prima che questi venisse ucciso, celandolo sotto un tatuaggio a forma di cuore. Ed è proprio grazie alla chiave di energia che il ragazzo può prendere il controllo di Ufo Diapolon per respingere i Dazaan che vogliono occupare ora anche la Terra. L’unico punto debole del robot è la sua dipendenza dai raggi solari, infatti, solo grazie a questa forza Takeshi può effettuare la trasformazione che gli permette di far crescere il suo corpo in modo tale che Diapolon diventi la sua armatura.
Devastazioni ecologiche, super rogot giganti, alieni pronti a tutto pur di impadronirsi della Terra, Ufo Diapolon, sembrerebbe il solito anime robotico. Se è vero che questo cartone animato, diretto da Tatuo Ono, ricalca alcuni dei clichè tipici del genere, è altrettanto giusto dire che se ne distacca in alcuni degli elementi chiave. I protagonisti, per esempio, sono tutti degli adolescenti e ciò, se da una parte favoriscono l’immedesimazione con un pubblico giovanile, dall’altra non permette la rappresentazione di caratteri forti con passati tragici, fatto che potrebbero rendere la narrazione eccessivamente drammatica (se non parodistica). Infine, un altro elemento di distinzione di Ufo Diapolon sono gli inaspettati colpi di scena che capovolgono di continuo le prospettive narrative. Vi sono madri che, quasi in toni biblici, chiedono al loro unico figlio il sacrificio estremo per la salvezza del popolo nemico, e avversari fino a poco prima spietati, che si redimono in nome della pace. Non solo combattimenti spaziali, dunque.
TITOLO ORIGINALE: UFO SENSHI DIAPOLON
ANNO DI PRODUZIONE: 1976
NUMERO EPISODI: 26
GENERE: Robotico, fantascienza, avventura
COPYRIGHT IMG: © KARIYA TETSU · EIKEN
DOPPIATORI:
Takeshi: Tony Fusaro
Labi: Mauro Bosco
Dazan: Massimo Dapporto
Goro: Leo Valeriano
Balai: Willy Moser
Regina Di Apolon: Franca De Stradis
Matsuo: Cristina Piras
Miki: Cristina Piras
Titolare dell'Orfanotrofio: Franca De Stradis
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